IL PALLON PALLON E
Il pallone, pallone, dopo aver preso origine origine in un certo punto della Quattordicesima Strada, la cui esatta posizione non posso rivelare, rivelare, si dilatò dilatò d urant e la nott e verso verso nord , mentre la gente do rmiva, fino a raggiungere il Parco. Parco. Là lo feci fermare; all’alba all’alba i bor di setten setten trion ali stazionavan o sopra il Plaza; Plaza; il movimento in sospension e libera libera er a lieve e gentile. Ma avvertendo un vago senso di disagio all’idea che dovesse ferma ferma rsi, anche a l fine di pro teggere gli gli alberi, e non essendoci essendoci inoltre alcuna ragione per cui al pallone non fosse concesso di dilatar si verso verso l’alto, l’alto, sia pure su quelle parti della città che già copriva, su verso lo “spa zio aereo” raggiungibile, dissi ai tecnici di provvedere in tal senso. senso. Q uesta ulteriore dilatazione dilatazione ebbe luogo in ma ttinata, leggero impercettibile sospirare di gas attraverso le valvole. valvole. Il Il pallone arrivò quindi a coprire quara ntacinque
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d o n a l d ba r t h e l me
sparita del tutt o. Q uesta facoltà d el pallone di forgiarsi da solo, mutando di continuo, era molto ammirata, soprattutt o da gente la cui vita aveva una strutt ura p iuttosto rigida: gente per la qu ale il cambiamento , per qu anto desiderato, non era certo a portata di mano. Il pallone, duran te i ventidu e giorn i della sua esistenza, consentì, nella sua casualità, di far vagare liberalmente l’io di molti, in contr app osizione con la rete di sentieri precisi, squa dra ti, sotto i nostri piedi. Il cospicuo grado di specializzazione orm ai comun emente richiesto, e la conseguente preferenza per impieghi a lungo termine, sono stati determinati dall’importanza sempre crescente, virtualmente in ogni tipo d i lavorazione, di macchinari molto complessi. Col crescere di tale tendenza, un numero sempre maggiore di persone, tormentate da un penoso senso di inadeguatezza, ricercherà soluzioni per le quali il pallone può venir considerato come un proto tipo, o “abbo zzo”. Ci incontrammo sotto il pallone, al tuo ritorno dalla N orvegia. M i chiedesti se era mio; ti risposi di sì. Il pallone, dissi, è una spontanea apertura autobiografica, connessa con il disagio da me provato in tua assenza, e con l’astinenza sessuale, ma o ra che il tuo soggiorn o a Bergen è terminato, esso non è più necessario e neppure pertinente. Rimuovere il pallone non fu difficile: autofurgoni con rimorchio port arono via il telone orma i sgonfio, che ora giace in un ma gazzino nella West Virginia, in attesa di un nuovo periodo d’infelicità. Un giorno, chissà, quando io e te avremo litigato .
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